Fernando Cabral – Filosofia
Dalla culla alla tomba la vita è una scuola, quello che chiamo problemi in realtà sono lezioni.
Dalla culla alla tomba la vita è una scuola, quello che chiamo problemi in realtà sono lezioni.
La macchina da scrivere non calcola, la calcolatrice scrive.
L’Ironia può smuovere il Mondo.
La coscienza non giudica.
Gennaio: in New York, al Capodanno cinese di Chinatown ero – con il codino nevoso – il dragone che danza lungo tutta Broadway.
Una volta che si è trovato se stessi, bisogna essere in grado, di tanto in tanto, di perdersi… e poi di ritrovarsi.
Alfine, dunque andai dagli artefici, ché qui ero sicuro di non conoscere che poco o niente, e d’altra parte sapevo che avrei trovata gente fornita di molte belle cognizioni. E in questo non m’ingannai, ché in realtà essi sapevano cose ch’io non sapevo, e per questo riguardo eran più sapienti di me. Ma, o cittadini ateniesi, mi sembrò che il medesimo difetto dei poeti lo avessero anche i buoni artefici: pel fatto stesso che disimpegnava bene la propria arte, ciascuno presumeva d’esser sapientissimo anche nelle altre cose maggiori, e questo errore offuscava quella loro sapienza. Cosicché io, tenendo presente l’oracolo, domandavo a me stesso se preferissi rimanere così com’ero, non sapiente della loro sapienza, né ignorante della loro ignoranza, oppure aver, come han loro, tutt’e due insieme questi requisiti. Risposi allora, a me stesso e all’oracolo che mi giovava rimanere com’ero:.