Filippo Turati – Guerra & Pace
Si vis pacem, para pacem.
Si vis pacem, para pacem.
Non si può desiderare la pace o addirittura voler essere intermediari di pace se poi non si perdona un amico e lo si estromette dalla propria vita, oppure si litiga spesso in famiglia e non si è sereni con se stessi. La pace la devi far nascere dentro di te ogni giorno con i semi dell’amore, dell’umiltà e del perdono.
Il futuro del pianeta dipende dalla possibilità di dare a tutte le donne l’accesso all’istruzione e alla leadership. È alle donne, infatti, che spetta il compito più arduo, ma più costruttivo, di inventare e gestire la pace.
I patrioti parlano spesso di morire per il loro paese, e mai di ammazzare per la loro patria.
La pace raramente è negata ai pacifici.
Certo, Al Qaeda è una mostruosità velenosa: ma se temo una vipera, non sparo alle jene (colpendo le pecore).
Cammini lento tra il sangue dei morti e le lacrime dei vivi, con l’ultima bomba ancora addosso e il fucile tra le mani. E non sarà pace quella di domani sarà solo silenzio.