Filomena Di Fazio – Silenzio
Diffido della gente che sta sempre zitta, perché può nascondere tesori, ma anche il nulla.
Diffido della gente che sta sempre zitta, perché può nascondere tesori, ma anche il nulla.
Ci sono silenzi che cullano e silenzi che urlano. Silenzi che raccontano e silenzi che omettono. Silenzi che ti riportano alla realtà e silenzi che ti fanno sognare. Solo chi sa ascoltare i silenzi può capirli.
Si dovrebbe istituire la giornata del silenzio. Il silenzio quello vero. Per un santo giorno tutti zitti. Nessun “ciao”, “buongiorno” o “buonasera”. Nessuna parola di cortesia, nessun insulto, nessuna telefonata per strada, o tra le corsie di un supermercato, nessuno spreco di fiato. Cosi se proprio ci teniamo a dimostrare qualcosa, siamo costretti ad agire, a prendere carta e penna e scrivere, a salire in auto e presentarci di persona, a suonare un campanello con un sorriso, con il broncio, o quel che ci pare. Non ci sarà il bisogno di parlare. Per un solo giorno, forse, non daremmo per scontato il valore delle parole.
Alcuni atteggiamenti mi costringono ad essere bastarda, preferisco uno scambio di idee, che il silenzio, sono rari i casi in cui accetto l’assenza di suoni.
Quando le mie stesse parole diventano “fiumana”, il loro suono diventa rumore per il mio orecchio; come campanacci molesti ed irritanti. Non posso più ascoltarmi e allora taccio. Scrivo, come silenziosi sussurri al mio cuore.
Ho voglia di silenzi, di grandi silenzi. Non voglio più parole, perché alle parole non credo più.
Con le parole non consolerai mai un cuore arrabbiato. Fallo in silenzio, abbraccialo e tienilo stretto a te.