Arthur Schopenhauer – Filosofia
Chi è amico di tutti non è amico di nessuno.
Chi è amico di tutti non è amico di nessuno.
Perdere la memoria è perdere un po’ di fiducia in se stessi. Se si aggrava, il se stessi che conta non conta più.
Un tutto, è ciò che ha avuto un inizio, una metà e una fine.
Mio nonno diceva, che se avesse alla fine capito che cosa stava a fare, sarebbe stato troppo tardi, perché stava per andare.
Non si starà mai bene in compagnia se non si stà bene già da soli.
Alla felicità manca sempre qualcosa. Adamo, in mezzo al paradiso terrestre, non si è sentito completamente felice e ha addentato quella dannata mela che ha dato a tutti un bisogno di curiosità per cui ognuno passa la vita alla ricerca di una qualsiasi cosa incognita.
Il più grande furto è quello d’amore.
Non vado mai a pezzi, perché non sono mai tutto intero.
Nella vita incontrerai sempre degli abissi spaventosi che ti creano vertigini e paura. Tuttavia in quei momenti ti basterà ricordare che l’abisso c’è sempre stato mentre salivi la parete della tua vita: intento nella scalata non te ne accorgevi. Il modo migliore per superare le sofferenze? Badare a scalare senza voltarsi a ricordarle!
La felicità è sapersi accontentare della splendida mediocrità di ogni giorno.
L’ignoranza è l’ultima a morire.Sbagliato!L’ignoranza non muore mai.
Guai agli uomini che non avranno vissuto nel deserto. Guai agli uomini senza dubbi. Guai ai demagoghi vermi. Verrà il regno della solitudine: chi non avrà la vera forza di chi ha vissuto nel deserto sarà condannato a vivere in eterno attaccato all’ombelico gangrenoso di altri miseri uomini.
Più mi inseguite, più mi viene voglia di scappare…
A volte non esiste risposta verbale… è solo questione di tempo.
La mia mente non ha padre, non ha madre, ma si autogenera all’infinito…
L’illusione è la soluzione alla nostra schiavitù; dacché saremo sempre schiavi della casualità, ma l’illusione d’esser liberi spezzerà almeno il peso delle nostre catene.
Il caso non è il destino, ma un suo perenne nemico; il caso è libero, il destino è più incatenato dell’uomo.