Flaminia Momigliano – Felicità
Quando la felicità si può chiamare veramente tale? Quando calma interiore e gioia esteriore si congiungono senza produrre eccessi.
Quando la felicità si può chiamare veramente tale? Quando calma interiore e gioia esteriore si congiungono senza produrre eccessi.
La felicità è come un gatto che corre dietro alla sua coda. Più la rincorre e più gli sfugge. Ma quando s’impegna in altre cose, la coda gli viene dietro ovunque lui vada.
Non puoi obbligare una persona ad essere felice, nemmeno se lei rende felice te. La felicità è come la morte, o viene naturale, o è un crimine.
La felicità non si aspetta. E nemmeno la si rincorre. La felicità la si crea.
La ricerca della felicità è una impresa sconosciuta per l’essere d’oggi, ma solo realizzando l’integrità tra sé e l’immenso, la felicità fluisce da sola, non c’è nessuna ricerca utile e indispensabile, sii felice oggi, solo il presente ha tutto il potere di fare da questa ricerca un successo.
Credere nei sogni o credere nella realtà? Nessuno si emozionerebbe nel semplice fatto di crederci, però quando le due cose si fondono allora lo stimolo dell’emozione prende avvento su di noi e ci trascina in un mondo surreale.
La felicità? Una dolce carezza passeggera, che lascia un’impronta del ricordo di un attimo.