Floriana Antonelli – Silenzio
Il rumore dei tuoi silenzi sbatte impetuoso sulle rive della mia anima e tutto si placa tra le onde del tempo che ondeggiano nel tuo ricordo.
Il rumore dei tuoi silenzi sbatte impetuoso sulle rive della mia anima e tutto si placa tra le onde del tempo che ondeggiano nel tuo ricordo.
Noi non ci “teniamo”, noi ci “apparteniamo”. Chi si tiene lo fa per mano, per…
Quando la testa è piena di riflessioni profonde, si può accennare qualcosa, oppure si può rimanere zitti. Quasi sempre, io opto per il silenzio.
Quello che vorrei non lo dico, non lo dico mai. Lo lascio lì, rinchiuso a chiave in un silenzio che mi urla dentro.
Il silenzio viene apprezzato solo dai sognatori, ci aiuta a guardare il mondo che è intorno a noi per non farci dimenticare di soffermarci, almeno per un po’, sul mondo dentro di noi che e sa dare ancora tanto amore. Kant ha voluto che sulla sua tomba fosse indicata questa frase: “il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me” è evidente che per vedere la bellezza di un cielo pieno di stelle occorre il silenzio aprire gli occhi, ma se non si chiudono mai non si possiamo scoprire la legge morale dentro di noi, che nella concezione del filosofo è parte del mondo che ci appartiene, che è dentro in ciascuno di noi. E dico: silenzio!
E ti farò male, ti farò molto male, resterò in silenzio.
Le parole vanno ascoltate, i silenzi vanno rispettati le emozioni vanno vissute.