Francesca Vigilante – Abbandonare
Quando il mondo ti abbandona, tu chiudi gli occhi, e immaginati il tuo mondo: come lo vuoi tu, come più lo desideri, come più ti piace, come più ti rende felice.
Quando il mondo ti abbandona, tu chiudi gli occhi, e immaginati il tuo mondo: come lo vuoi tu, come più lo desideri, come più ti piace, come più ti rende felice.
Più si smette di far l’amore e più ci si rinuncia.
Si rischia di crollare nel pozzo del nulla, quando vicino al tutto ci leghi qualcosa…
Per alcuni è naturale pensare di entrare e uscire dalla vita di qualcun altro, solo perché quel qualcun altro è accondiscendente a lasciarlo entrare. Pensa, si illude probabilmente, che nell’uscire da una casa lasciando la porta aperta possa ritrovare tutto com’era, ogni cosa al suo posto, al suo rientro. Ma lasciare la porta aperta mette una persona, così come ogni casa, soggetta al vento, alla pioggia, a chi vuole approfittarsi dell’incuranza di chi l’ha lasciata incustodita. Nessuno resta tale e quale quando un altro se ne va, non vi è casa che resta tale e quale se lasciata a sé.
Ad un’amica che mi chiedeva cos’è l’addio. L’addio ha mille forme ma la più bastarda è quella che fa scivolare nel silenzio quel trascinare senza pietà una fine evidente, la più elegante è dire quel basta guardandosi negli occhi, quegli stessi occhi dove un sentimento si è vissuto fino a consumarsi senza lasciare alle domande il dolore di non avere risposte, la più comoda chiudere svanendo nel nulla.
Le cose non si mantengono e com’il ferro trae la sua ruggine, come la luce non dura tutt’il giorno tanto meno le persone, che non son nostre.
Ho paura di me stesso, non mi capisco. Dove mi trovo? Non è qui il mio posto, no! Non è la mia vita…