Francesca Zangrandi – Stati d’Animo
Ho visto passare un anno della mia vita e io non c’ero.
Ho visto passare un anno della mia vita e io non c’ero.
E poi pensare a tutte le cose che sono cambiate, a quante cose sono cambiate in questi ultimi mesi. Non si finisce mai di imparare, non si finisce mai di conoscere, di conoscere meglio e a fondo le persone, la conoscenza a pieno di una persona non esiste, c’è e ci sarà sempre qualcosa in più che non sapevi ancora di conoscere. Nessuna persona si conosce mai realmente.
La mattina, al risveglio, chi ha dormito bene non può che essere fiducioso e di ottimo umore. Almeno per i primi cinque minuti.
Ho voglia di piangere. Ho voglia di spazzar via attraverso le mie lacrime tutta la mia sofferenza, tutto quello che mi fa soffrire. Attraverso le mie lacrime urlare come mi sento. Il mio cuore ormai è in frantumi e sono stanca, stanca di tutto questo, stanca di stare male. Voglio solo un po’ di serenità. Ho bisogno di sentirmi felice. Voglio che risplenda il sole dentro il mio cuore.
I rimorsi. Gran brutta cosa i rimorsi. Quando sembra che li hai superati sono lì a ricordarti i tuoi errori. A ricordarti che non sei perfetto, che non sei immune dagli sbagli. È facile affrontare qualcuno, ma quando i conti li devi fare con te stesso, bhe, lì è dura. Per quanto stringi i pugni e vuoi colpire ti imbatterai sempre in te stesso. E allora, quanto costa? Non è vero che è gratis. A volte un pezzetto di felicità lo paghi per tutta la vita.
A me i pagliacci fanno tristezza, perché penso che per guadagnare qualcosa devono fare ridere il proprio pubblico con situazioni bizzarre; quelli invece che mi fanno ridere sono i fighi perché hanno tutto e non importa chi hanno di fronte, loro si sentono superiori.
C’è chi pensa che le persone cambiano in base alle persone con cui si trovano, alle nuove amicizie, come dei camaleonti che per sopravvivere devono necessariamente mimetizzarsi con l’ambiente che li circonda; io penso che una persona cambi in base agli eventi, alle esperienze, alle emozioni che vive e, grazie a questi: cresce. Si cresce fin quando non si smette di imparare, di provare cose nuove, di conoscere l ignoto, si cresce fino all’ultimo giorno della propria vita. Ma, il punto è che bisogna anche saper crescere e, crescendo, cambiare.