Francesco Andrea Maiello – Silenzio
Chi tace dissente e non parla per non urlare.
Chi tace dissente e non parla per non urlare.
Ma alla fine cos’è questo silenzio? Un male, un dolore, una cicatrice che spezza il fiato, ti logora l’anima, ti chiude il cuore e ti distrugge i sogni. Io amo il “rumore” quello forte, quello deciso, quello dove le parole ti fanno tremare il cuore, ti scoppiano dentro e ti dicono: io sono qui perché sei tutto quello che voglio e fanculo ai problemi, fanculo a chi non ci crede, fanculo al domani. Oggi siamo io e te e nient’altro che noi.
Nei silenzi quante parole!
Nel silenzio del mio studio, ascolto il rumore incessante di una umanità che cerca se stessa, persa negli anfratti della vita, ha smarrito il senso dell’appartenenza e chiassosa si avvia verso l’oblio, per non sentire il grido di innumerevoli altre anime sole, perse anch’esse, perché nessuno sapeva ascoltarle nel frastuono generale che si generava.
Bramo il silenzio perché è un assenso all’incanto, in esso sussurra l’eco della bellezza del mondo.
Non è l’amore o la passione che finisce, è il dialogo e la complicità tra due persone che causa il silenzio fatto di nulla.
Solo un silenzio ha la voce dell’anima.