Francesco Iannì – Abbandonare
Le assenze presenti mi procurano meno dolore rispetto alle presenze assenti, con le quali non riesco più a convivere.
Le assenze presenti mi procurano meno dolore rispetto alle presenze assenti, con le quali non riesco più a convivere.
È necessario ogni tanto abbandonarsi nell’ignoto per scoprire l’impenetrabile.
Un abbandono non richiede necessariamente un saluto, una fine dichiarata, un momento consapevole, un “addio”…
I miei occhi sono ancora abituati a cercarti tra la folla. E il respiro continua a fermarsi, quando penso di vederti.
Adesso che mi hai abbandonato il mio cuore vagherà nell’universo senza più una meta…
Vi sono dolori che non bisogna sfuggire, poiché spesso da un male si arriva a un bene.
Limitare i gesti e le parole. Perché? Se io ti parlo e tu mi parli, se io ti cerco e tu mi cerchi, è come se ci incontrassimo da qualche parte, chissà forse tra realtà e sogno, fosse anche solo nel pensiero, solo? Ma lì ci siamo già, io e te, e sempre ci sorridiamo, ché tanto ci siamo trovate anche prima di saperlo. Ma cercarci, che male c’è?