Francesco Iannì – Felicità
Possiamo essere felici se prestiamo attenzione alla felicità delle persone che stanno al nostro fianco.
Possiamo essere felici se prestiamo attenzione alla felicità delle persone che stanno al nostro fianco.
Perché vantarsi di possedere un’anima, se poi la si nutre di soli peccati?
Smettila di cercare la felicità nello stesso posto in cui l’hai persa.
Ci sono molte occasioni dove puoi trascorrere ore felici. Ci sono momenti che restano indelebili nelle memorie del cuore. Come le assenze di chi ti manca tanto e come macigni pesano.
La felicità può durare anche una vita intera, cioè per sempre.
L’uomo coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi. Essere sempre infelici, ma non troppo, è condizione “sine qua non” di piccole e intermittenti felicità.
Anche se il denaro non compra la felicità, certamente ti permette di sceglierti la tua forma di tristezza.
Perché vantarsi di possedere un’anima, se poi la si nutre di soli peccati?
Smettila di cercare la felicità nello stesso posto in cui l’hai persa.
Ci sono molte occasioni dove puoi trascorrere ore felici. Ci sono momenti che restano indelebili nelle memorie del cuore. Come le assenze di chi ti manca tanto e come macigni pesano.
La felicità può durare anche una vita intera, cioè per sempre.
L’uomo coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi. Essere sempre infelici, ma non troppo, è condizione “sine qua non” di piccole e intermittenti felicità.
Anche se il denaro non compra la felicità, certamente ti permette di sceglierti la tua forma di tristezza.
Perché vantarsi di possedere un’anima, se poi la si nutre di soli peccati?
Smettila di cercare la felicità nello stesso posto in cui l’hai persa.
Ci sono molte occasioni dove puoi trascorrere ore felici. Ci sono momenti che restano indelebili nelle memorie del cuore. Come le assenze di chi ti manca tanto e come macigni pesano.
La felicità può durare anche una vita intera, cioè per sempre.
L’uomo coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi. Essere sempre infelici, ma non troppo, è condizione “sine qua non” di piccole e intermittenti felicità.
Anche se il denaro non compra la felicità, certamente ti permette di sceglierti la tua forma di tristezza.