Francesco Iannì – Paura & Coraggio
A volte, il “buono” è soltanto un debole codardo.
A volte, il “buono” è soltanto un debole codardo.
La fine potrebbe voler dire luce. Scegliere di morire non è il gesto vigliacco di chi non vuol combattere, ma la razionalizzazione di situazioni in bianco e nero che non meritano di essere vissute. Il coraggio ha un ruolo determinante quando davanti a te hai un guado impegnativo. Chiudere gli occhi e attraversarlo, col viso inumidito da lacrime che, finalmente saranno le ultime prima della serenità che nessuno potrà rubarti.Sei sola con te stessa, non pensi a chi lasci in questa terra matrigna, ne agli affetti che “se ne faranno una ragione”.Per la prima volta pensi a te stessa con un egoismo sano e una libertà che stringi in pugno come il tesoro più prezioso.Non c’è paura quando la nebbia ti ha avvolta attirandoti a se, nulla fa male più della cattiveria.A chi si è macchiato della responsabilità di indurti a traslocare, lasci in eredità un rimorso pesante. “Mi hai portato fino a questo punto. Il responsabile sei solo ed unicamente tu”. Se l’individuo è privo di coscienza, assaporerà le lacrime in quel tribunale ospitato da sempre nel cielo.Se invece una briciola ammuffita ce l’ha, sarà dapprima perplesso, poi negherà a se stesso; come sempre! Io nel frangente continuerò a pensare che un uomo deve essere libero di scegliere e pretendere il silenzio rispetto a giudizi proferiti da esseri che non hanno mai vissuto veramente.
Non avere paura che le tue gambe cedano facendoti cadere. Ricorda sempre che le tue gambe saranno le stesse che ti rimetteranno in piedi.
Ci sono paure che ci temono se noi non le temiamo.
Alle persone piace vantarsi quando vincono, ma si nascondono quando perdono.
Le paure affliggono l’anima impedendoci di vedere ciò che è di bello, ma invisibile agli occhi.
La paura più grande è quella di essere nudi.