Francesco Saudino – Morte
Anche se non credo in Dio non vuol dire che non credo nella vita dopo la morte. Infatti quando voi sarete morti io vivrò ancora.
Anche se non credo in Dio non vuol dire che non credo nella vita dopo la morte. Infatti quando voi sarete morti io vivrò ancora.
Ho visto i miei occhi riflessi nello specchio dell’ anima, il puro terrore; la follia della paura; la pazzia furente e urlante della mostruosità: ho visto la Morte. Ed essa mi guardava dal di dentro dello specchio con cieco desiderio. Desiderio di avermi; di ghernirmi; di possedermi… per sempre. Ho visto le sue lugubre e agghiaccianti dita, scarnificate, putrescenti, oscene, allungarsi in una specie di carezza sul mio cuore; ma volevano solo strapparlo per portarlo lontano… Ho visto la sua falce lunata mietere attorno vite… e per poco non cadevo anche io sotto il mortale girotondo… Ho visto il suo volto specchiarsi nel mio e diventare me stessa, rubandomi gli occhi, l’anima e i pensieri… Sono affogata in una melma di nera pece, ma poi ha schiuso la stretta ed ho nuovamente respirato. Ho visto il mio cadavere tornare alla superficie della vita e poi di nuovo affondare nel nulla, perché l’attesa ormai si è fatta così reale e distinta, da non permettermi più di discernere fra l’Adesso e il Niente…
La morte è triste, ma fa parte della nostra vita, ed anche essa va vissuta…
Con i ricordi i nostri cari continueranno a vivere in un posto sicuro il nostro cuore.
L’eterno sogno del boia: i complimenti del condannato per la qualità dell’esecuzione.
Se qualcuno oltre a me ti dirà che io sono morto, non dargli retta! Quando e se accadrà, ti prometto che te lo dirò di persona.
L’importante è che la morte ci colga vivi.