Erich Fromm – Morte
Nel diciannovesimo secolo il problema era che Dio è morto; nel ventesimo secolo il problema è che l’uomo è morto.
Nel diciannovesimo secolo il problema era che Dio è morto; nel ventesimo secolo il problema è che l’uomo è morto.
Quanto più un uomo è forte e tanto più dolorosamente sente pesare su di sé la morte.
Morire non dovrà essere poi così tremendo.Son stato ricoverato due volte in condizioni più o meno gravi, non ho praticamente ricordi dei momenti più concitati.Deduco che, fossi morto, non ne avrei neanche il ricordo.
La vita è come un castello di carte, dove cerchi di costruirti qualcosa con pazienza e dedizione e poi basta un niente per spazzare via tutto.
Il passato sempre mi perseguita… come la morte insegue le sue vittime!
Il tocco della morte non è mai dolce…
Non credo che questo mondo finirà tanto presto. Come si dice in questi casi? L’erba cattiva non muore mai.