Francis Scott Fitzgerald – Sport
La vita era un pasticcio della malora… Una partita di rugby con tutti fuori gioco e senza arbitro: ognuno persuaso che l’arbitro sarebbe stato dalla sua parte.
La vita era un pasticcio della malora… Una partita di rugby con tutti fuori gioco e senza arbitro: ognuno persuaso che l’arbitro sarebbe stato dalla sua parte.
Prima di entrare in campo sto con la testa china. Nessun pensiero, solo fischietto, taccuino e orologio.
Gullit uscì dall’area come cervo esce da foresta.
Fino all’ultimo round, resterò in piedi continuando a colpire e a resistere fino alla vittoria. Fino all’ultimo round… Crederò in me stesso.
Scendete in campo e sparpagliatevi.
Non pensare al dolore, non pensare a niente di simile, pensa a rimanere li, davanti, e non indietreggiare, usa la tua paura e sfruttala al meglio, usa il cuore, sì padrone di te stesso.
È il lavoro mentale che permette, mediante l’esecuzione della tecnica, di mandare la palla nel punto in cui si vuole.