Franco Pancaldi – Anima
Ho guardato indietro, girandomi non ho visto che le mie impronte, ho pensato tu fossi così leggera da farle volare via col vento. Poi ho tornato ad aprire gli occhi, eri molto più avanti, quasi ad aspettare.
Ho guardato indietro, girandomi non ho visto che le mie impronte, ho pensato tu fossi così leggera da farle volare via col vento. Poi ho tornato ad aprire gli occhi, eri molto più avanti, quasi ad aspettare.
A volte suona le corde del tuo cuore, sarà musica per la tua anima.
Per te che hai compreso il senso del tuo cammino, supera i baratri che ti sono innanzi e procedi fiducioso incontro a quel orizzonte chiaro che grida il tuo nome. Non cedere all’ingannevole parola che ti vuole, Essere, debole ed in balia dei venti. Tu sei un degno cavaliere, che cavalca un indomito e coraggioso destriero, avvezzo a grandi salti. Salta gli abissi dell’anima e procedi.
Sono in pochi a guardare l’oltre della sensibilità dell’anima!
Parte della nostra anima risiede nell’anima di chi scegliamo accanto. Forse è questa l’empatia in realtà a tracciare la linea che definisce l’attrazione dei corpi e che, sviscerandosi sempre più dentro, crea e chiude il cerchio dell’amore.
Tu dici: “sono prigioniero di una vita perfetta che non ha ali” io rispondo tutti abbiamo le ali, in pochi scelgono di volare.
Cambiando il mondo dentro noi stessi cambia il mondo intorno a noi.