Franco Pancaldi – Stati d’Animo
Prendi il cuore e ne stupisci le ragioni. Forse si chiama consistenza. Questo modo d’essere.
Prendi il cuore e ne stupisci le ragioni. Forse si chiama consistenza. Questo modo d’essere.
Rispecchiarsi in qualcosa che risuona essere universale, musica, poesia, uno sguardo complice, il tocco della mano di chi ci ama, ripaga dai tanti momenti in cui ci sentiamo incompresi come chissà quali stranezze ci abitassero.
Dalle lacrime la sorgente di una nuova forza, la determinazione a cambiare le cose che ci procurano dolore.
Mai più il mio cuore sarà composto da blocchi di arida terra, mai più la mia anima rimarrà nascosta sotto le dune sabbiose di un deserto: adesso, in questo momento, il fiume della vita mia ha ripreso a scorrere impetuoso! Mai più arida terra rossa o soffocanti granelli di sabbia. L’anima sta fluttuando serena, nella consapevolezza di appartenere e di essere l’infinito nello stesso istante. È meraviglioso lasciarsi trasportare dalla corrente, in completa armonia con tutto quello che semplicemente è…
Simile a una pietra vuoi dunque diventare?Passare fra gli eventi e non lasciarti scalfire. Quale giovamento te ne verrà?I fiori, le piante vivono, sentono lo spuntare di ogni nuova gemma, lottano lo sbocciare di ogni fiore.E l’acqua si tramuta continuamente, dalla terra al cielo, dal cielo alla terra; lava, disseta, sostenta le radici e i corpi. Contribuisce alla vita.La pietra è lì, non muore, resiste al tempo, protegge dal vento, ma è in balia degli eventi. E se qualcuno la scaglia può portare alla morte. E se rotola dall’alto porta distruzione.Simile a una pietra vuoi dunque diventare?
A volte, crediamo che a deluderci maggiormente siano proprio le persone a cui tenevamo di più. Ed invece, tutti siamo capaci di deludere, più o meno allo stesso modo, solo che quando amiamo qualcuno, crediamo che quel qualcuno sia speciale ed infallibile. E lo è, ma solo agli occhi del nostro cuore. Le persone non ci deludono perché cambiano improvvisamente, ci deludono perché cambia il modo in cui le guardiamo.
Ti adoro notte, in dolce alcova di tormenti accarezzi questo mio silenzio senza promesse.