Plauto (Tito Maccio Plauto) – Frasi in Latino
Quasi piscis, itidemst amator lenae: nequam est, nisi recens.L’amante è come il pesce: pessimo se non è fresco.
Quasi piscis, itidemst amator lenae: nequam est, nisi recens.L’amante è come il pesce: pessimo se non è fresco.
Haud aequom facit qui quod didicit id dediscit.Malamente opera chi dimentica ciò che ha imparato.
Vitam regit fortuna, non sapientia.La vita è retta dal fato, non dalla saggezza.
Non tonsura facit monachum, sed virtus animi.Non è la tosatura a fare il monaco, ma la virtù dell’animo.
Àt nos hìnc aliì | sitièntis ìbimus Àfros,pàrs Scythiam èt rapidùm | cretaè venièmus Oàxenèt penitùs totò | divìsos òrbe Britànnos.Èn umquàm patriòs | longò post tèmpore fìnispàuperis èt tugurì | congèstum caèspite cùlmen,pòst aliquòt, | mea règna, vidèns | miràbor arìstas?Noi, invece, da qui andremo alcuni dagli assetati Africani, parte (andremo) in Scizia e all’Oasse vorticoso di Creta e dai Britanni completamente separati da tutto il mondo. Oh, ammirerò mai rivedendoli [umquam… videns mirabor], dopo lungo tempo [longo post tempore], i confini della patria (oppure: i patri territori) e il tetto della mia povera capanna fatto di zolle, io dietro una spiga a contemplare il mio regno.
Cucullus non facit monachum.Il cappuccio non fa il monaco.
“Salutationes”Formicatio permulcentium in cineremin manus meae palma redacta.”Addii”Sul palmo della mia mano un formicolio di carezze incenerite.
Qui bene bibit bene dormit, qui bene dormit non peccat, qui non peccat vadit in caelum, ergo, qui bene bibit vadit in caelum.Chi beve bene dorme bene, chi dorme bene non pecca, chi non pecca va in cielo, quindi, chi beve bene va in cielo.
Vastus animus immoderata, incredibilia, nimis alta semper cupiebat.Il suo animo insaziabile desiderava sempre cose smisurate, incredibili, troppo alte.
Cum summa loci sit infinita foris haec extra moenia mundi.L’insieme dello spazio è infinito fuori dalle mura di questo mondo.
Ubi abundantia, ibi incuria.Là dove l’abbondanza, lì l’incuria.
Nemo sapientiam paupertate damnavit.Nessuno mai condannò la sapienza alla povertà.
Nulli necesse est felicitatem cursu sequi.Nessuno è obbligato a correre sulla via del successo.
In tria tempora vita dividitur: quod fuit, quod est, quod futurum est. Ex his quod agimus breve est, quod acturi sumus dubium, quod egimus certum.La vita è divisa in tre momenti: passato, presente, futuro. Di questi, il momento che stiamo vivendo è breve, quello che ancora dobbiamo vivere non è sicuro, quello che già abbiamo vissuto è certo.
Labor incommodum est non operare sed electioni.Il lavoro dev’essere un piacere e non un obbligo.
Dicebant mihi sodales, si sepulchrum amicae visitarem curas meas aliquantulum fore levatas.Mi dicevano i compagni che se avessi visitato il sepolcro dell’amica, le mie ambasce sarebbero state alquanto alleviate.
Impia tortotum longos hic turba furores sanguis innocui, non satatia, aluit.Sospite nunc patria, fracto nunc funeris antro. Mors ubi dira fuit vita salusque tenet.Qui la turba malvagia, non paga dei prolungati eccitamenti delle torture, si saziò di sangue innocente. Salva ora la patria, abbattuto ormai il covo del lutto, là dove imperversò la morte rifulgono oggi vita e benessere.