Friedrich Wilhelm Nietzsche – Matrimonio
Il concubinato, anche quello, è stato corrotto: dal matrimonio.
Il concubinato, anche quello, è stato corrotto: dal matrimonio.
Quando venni la prima volta tra gli uomini commisi la stoltezza degli eremiti, la grande stoltezza: mi misi sul mercato.E quando parlai a tutti, non parlai a nessuno. E la sera, i miei compagni erano funamboli e cadaveri; e io stesso ero quasi un cadavere.Ma il mattino seguente mi portò una nuova verità: fu allora che imparai a dire: “Che mi importa del mercato e della plebe e il chiasso della plebe e le orecchie lunghe della plebe?”E voi, uomini superiori, questo imparate da me: sul mercato nessuno crede agli uomini superiori. E, se proprio volete parlare lì, sia pure! Ma la plebe ammiccherà: “Noi siamo tutti uguali!””O uomini superiori, non ci sono uomini superiori, noi siamo tutti uguali, l’uomo è uomo; davanti a Dio, siamo tutti eguali!”Davanti a Dio! – Solo che questo Dio è morto. Davanti alla plebe, invece, non vogliamo essere eguali. O uomini superiori, andate via dal mercato!Davanti a Dio! – Solo che questo Dio è morto. O uomini superiori, questo Dio era il vostro più grande pericolo.
Vera famigliaIl legameche unisce la vera famiglianon è:ne quello biologicone quello d’esser garanti l’un l’altro.Ma quello del rispetto e della gioiaper le reciproche vite.
Il matrimonio è un grande affare, per i preti, i ristoranti, i negozi di vestiti di scarpe, di articoli da regalo, di agenzie e questa è la cosa forse più gratificante, poi in seguito per gli avvocati matrimonialisti. Consiglio una serena convivenza.
Quando i genitori fanno troppo per i figli, i figli non faranno abbastanza per se stessi.
Alternative al matrimonio ed alla famiglia tradizionale: la convivenza, la comune, il celibato, i voti, il suicidio…
Si è osservata male la vita se non si è vista anche la mano, che, dolcemente, uccide.