Fruttero e Lucentini – Religione
Questo era il suo modus operandi prediletto, che lo lasciava libero di negare ogni interferenza nel male come nel bene del creato e faceva di lui l’Eterno Presunto.
Questo era il suo modus operandi prediletto, che lo lasciava libero di negare ogni interferenza nel male come nel bene del creato e faceva di lui l’Eterno Presunto.
Io credo che Dio sia sempre presente nei miei libri, attraverso i quali vuole che diffonda il suo messaggio. E io mi meraviglio di questo miracolo che si ripete in ogni mia opera.
In Persia, le sue uniche altre uscite avevano portato la donna inglese a un teatro coperto dove si mettevano in scena solo rappresentazioni religiose. Durante il primo inverno aveva assistito a una di queste storie sacre. Alcuni cammelli fungevano da cavalleria per le schiere celesti, un ragazzo coperto da un velo faceva la parte di una fanciulla morente, e l’arcangelo Gabriele sembrava un cortigiano, tutto coperto di lustrini com’era. Ma guardando quello spettacolo pacchiano dalla galleria soffocante proprio sopra il palcoscenico aveva provato una sensazione curiosa: era stato come entrare nel sogno di qualcun altro. I simboli appartenevano a una religione diversa, la la trama era perfettamente familiare. I personaggi erano sconosciuti, ma la storia era la stessa. Era la vecchia storia di sacrificio e risurrezione, l’infinita storia d’amore del mondo.
Non dubito che Dio esista; ma, se non esistesse, quale inganno si prenderebbe la nostra anima?
Non potendo fare di noi degli umili, Dio fa di noi degli umiliati.
Nessuna icona può rispecchiare le speranze illusorie di tutti. Per questo non credo in un Dio unico, ma in un potere unico.
Il dubbio distrugge e la fede crea. Non disperarti quindi, perchè non è mai tardi per seminare la speranza. Nelle ore grigie guarda ben profondo dentro di te: troverai sempre il richiamo dell’azzurro.