Bertrand Arthur William Russell – Religione
Per quel che mi ricordo, non c’è una parola di lode all’intelligenza, nelle Sacre Scritture.
Per quel che mi ricordo, non c’è una parola di lode all’intelligenza, nelle Sacre Scritture.
I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio sono svolte, meglio è.
L’eterno entra nel tempo, il tutto in un frammento, Dio assume il volto dell’uomo.
Non capisco se siamo noi che scegliamo di credere o siamo scelti?
Alleandosi a un potere politico, la religione aumenta il suo potere su alcuni uomini, ma perde la speranza di regnare su tutti.
Alcuni terribili versetti del Deuteronomio ci ammoniscono a non perdere la consapevolezza della nostra dignità di essere liberi pena il ritorno all’Egitto nella più dura delle condizioni. Il ritorno in Egitto è sempre in agguato, non bisogna farsi illusioni. La schiavitù che quel luogo rappresenta non è solo quella dura che vediamo rappresentata nel film di genere, essa è anche l’asservimento alle seduzioni del potere e del denaro.
La religione come ogni forma di credenza non ha avvenire e risulta una vuota illusione senza futuro, per il quale nel tempo presente bisogna lavorare, seppure lentamente e gradualmente, per affermare il primato della ragione. Da questo punto di vista la religione non solo aiuta a crescere ma rappresenta un freno a cui bisogna liberarsi.