Gabriele Ceci – Cielo
Troppo distante per essere raggiunto ma abbastanza vicino per essere sognato.
Troppo distante per essere raggiunto ma abbastanza vicino per essere sognato.
Guardo il cielo notturno come Virgilio poeta nelle ultime ore di vita ma a differenza del maestro antico non conosco le costellazioni, non distinguo il sagittario dallo scorpione, mi vergogno dell’ignoranza accumulata nel corso degli anni. Vedo solo innumerevoli stelle più luminose del solito.
Alza gli occhi al cielo, è l’unica cosa più grande di te.
Anche i cieli che lacrimano nascondono arcobaleni.
Vorrei che ogni strada e marciapiede fossero ricoperti da specchi, così anche la persona più…
È tramontata la luna, e le pleiadi; e la notte è a metà, ed il…
Nessuno ha idea di quanto viaggino le nuvole, di come il cielo sopra di noi sia un continuo incrociarsi di disegni incomprensibili, e di colori che possono gelare il sangue o bruciarlo in un attimo. Nessuno ha idea di come i cieli colorino i volti e gli sguardi, mentre le luci artificiali danno sempre la stessa immagine, rendono fisse le espressioni e persino gli stati d’animo.