Gabriella Sipala – Figli e bambini
Quando un sogno si chiama bambino è perché c’è una donna che vuol diventare mamma.
Quando un sogno si chiama bambino è perché c’è una donna che vuol diventare mamma.
Dopo sette anni che sono mamma ho solo imparato che domani mio figlio mi insegnerà ancora qualcosa.Mi immagino più vecchia e con le rughe, mio figlio un uomo grande, e saprò un giorno che l’unica cosa che avrò certamente imparato è che essere diventata una mamma è stata la ricchezza più grande del mondo.
Oggi ho capito cosa mi spinge a preferire un essere vivente animale ad un essere vivente cosi detto umano, la certezza che da adulto l’essere animale resterà quello che è sin da cucciolo, dell’essere umano non ne ho la certezza!
Una mamma bada a ogni bisogno, a ogni esigenza dentro tutti gli atti d’amore compare il suo cuore.
Nel cuore delle bambine ci sono sogni e speranze immense. Sono un contenitore di umiltà, innocenza e amore. Diventare adulti dovrebbe farci crescere mantenendo determinati valori, ma nel crescere smettiamo di essere umili, non siamo quasi mai innocenti e l’amore spesso soltanto lo usiamo. Ecco uno dei principali motivi per cui tutti quei sogni e quelle speranze crollano.
Nella vita è più facile non fare niente, per non essere giudicati. Ma è questa, la vita che vogliamo dare ai nostri figli?
Non sono nata già mamma, eppure al primo sguardo di mio figlio ho sentito il cuore allargarsi, ho visto un visetto rivolto verso di me, era sdraiato sulla mia pancia, e stremato dalla fatica del nascere mi sorrideva tutto sdentato! Li ho capito che essere mamma è il dono più bello che Dio mi abbia dato.