Gabriella Sipala – Figli e bambini
Quando un sogno si chiama bambino è perché c’è una donna che vuol diventare mamma.
Quando un sogno si chiama bambino è perché c’è una donna che vuol diventare mamma.
Quando io morirò, l’unica mia preoccupazione sarà quella di essere stato o no, per mia figlia, il padre che si aspettava.
Prima di educare i bambini, è urgente rieducare gli adulti; generalizzo senza puntare il dito contro nessuno, giudico soltanto i fatti.
Mi dispiace molto che milioni di bambini siano figli di genitori che non hanno avuto l’intelligenza di concepire quello che hanno concepito. Mi dispiace davvero, ma solo per quei bambini.
Per tornare al buon umore è più utile l’aiuto di un bambino innocente che quello di dieci adulti peccatori.
Sapete io da nessuna parte ho letto studiato un qualcosa che potesse anche minimamente giustificare tale atrocità, e spesso penso che sia veramente difficile accettare qualsivoglia spiegazione teologica, filosofica, biblica.Tale da essere sufficientemente comprensibile e irragionevolmente tollerabile dal punto di vista umano e Divino essere indifferenti a questo, questi bambini soffrono e muoiono e questa non è fede ma realtà!
Un figlio dovrebbe essere la proiezione dei nostri sogni, non il riscatto dei propri fallimenti. Lasciate che i bambini siano semplicemente bambini, non surrogati di adulti derubati dell’infanzia.