Gaetano Pesce – Tempi Moderni
Smettiamola di essere vittime della cultura; il sapere non coincide con la noia.
Smettiamola di essere vittime della cultura; il sapere non coincide con la noia.
Tutti ambiscono ad avere una bella casa, splendidamente arredata, con interni raffinati, mobili di pregio, angoli su misura dei propri sogni, dettagli perfetti per emozionare gli ospiti, l’originalità ad ogni passo, poi i selfie se li fanno nell’angolo più imbarazzante e banale che ci sia, il gabinetto. No, spiegatemi, perché io proprio non ce la posso fare.
Si fanno acquisti al mercato della mediocrità, e ci si vende a quello della vanità, senza aver nulla di concreto tra le mani. È tempo di svendita di valori morali.
Nulla si assomma al resto, al passato. Ricominciamo sempre.
Certo eravamo giovani, eravamo arroganti, eravamo ridicoli, eravamo eccessivi, eravamo avventati, ma avevamo ragione.
Siamo lontani dai nostri doveri, vittime ignare di piaceri, che in realtà si rivelano dispiaceri. Consumiamo inutilmente un tempo sano per ammalarci nel profano, occultando l’amore, trasformiamo la nostra preziosa esistenza in un’inutile sopravvivenza.
Non potremo mai sperare di edificare una società omogenea con le fondamenta di una generazione basata sulla disuguaglianza.