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Gaia Ghidelli – Tristezza

-Come stai?-Come sto? Non lo so. Sto come non vorrei stare. Sto come sta uno senza l’ombrello nel bel mezzo del temporale. Sto normale.-Normale?-Sì, normale. Normale senza il “nor”.

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    Una volta, una signora anziana mi disse: non si muore di sofferenze, ci si convive e prima o poi si affievoliscono, le mettiamo da parte, in un piccolo angolo della nostra mente, in modo da non soffrirne sempre, ma tornano ogni tanto quando qualcosa le fa riemergere. Parole sante dette da chi ha trascorso una vita di esperienze buone e cattive, un bagaglio di verità che si tramanda di uomo in uomo, non c’è persona che non soffra per qualsiasi motivo o che sia felice. Io penso che chi è troppo sensibile, per natura, è sottoposto a soffrire più degli altri, ma ha la grande capacità di dare e ricevere amore senza riserve; al contrario chi possiede quella strana maschera di persona fredda e calcolatrice, non amerà mai nessuno completamente, ma vagherà sempre nel limbo senza sapere quale strada deve prendere per essere felice, e non ci sarà mai pace per certe persone, perché vagheranno sempre alla ricerca di non si sa cosa, neanche loro lo sanno.

  • Rocco Fierro – Tristezza

    Mi manchi, ti penso, e mi manchi.Anche se ti porto nel cuore,e il tuo ricordo mi accompagna mi manchi…Rincorro spesso, con la memoria,gli anni passati, e mi manchi…Dire il contrario e illudersi,sarebbe come mentire al mondo…Io sono qua, tu non ci sei più…Il tuo tempo è finito, prima del mio,e il mio tempo non passa più…Nelle tue ultime ore di vita,ti ho dato un appuntamento e,quell’appuntamento sembra tra un’eternità…a poi… Amico mio…