George Santayana – Felicità
Il carattere è la base della felicità e la felicità è la sanzione del carattere.
Il carattere è la base della felicità e la felicità è la sanzione del carattere.
Un intenso profumo di caldarroste si espande per tutta la villetta. Un ceppo di faggio scoppietta allegramente nel rustico caminetto. Sul tavolo della cucina, in mezzo a stoviglie, piatti, bicchieri e una bottiglia di Gamay mezza piena, vino rosso valdostano; troneggia il cestello pieno di funghi e bacche rosse e gialle raccolti nel vicino boschetto. Mentre la moglie, durante questi giorni di festa, si è sbizzarrita a preparare tipiche ricette natalizie valdostane: costolette alla Valdostana al tartufo bianco, carbonata Valdostana, crespelle e crepes alla Valdostana e non ultima la zuppa alla Valpellinentze; il marito intrattiene i due figliuoli che giocano felici con il trenino e la casa di Barbie ricevuti in dono per il Santo Natale. Attendono l’arrivo del Bambino Gesù, lo scambio di piccoli doni con parenti ed amici, l’ascolto della Santa Messa di mezzanotte e la benedizione del Santo Padre, davanti alla tv del salotto buono. Felici di potere trascorrere una bella e tranquilla giornata con i familiari e gli amici più cari, lontano anni luce dalle beghe che affliggono lupi, falchi e colombe, augurano buon Natale a tutti gli uomini di buona volontà.
Scegli la strada in salita, è quella che ti porterà alla felicità.
Forse la “Felicità” sta nell’abbandonare il continuo desiderio di volere quel qualcosa, proprio in quanto destinato ad altri.
Mi chiede “quanto sei felice?” “Nove” – Rispondo. “Perché nove?” “Non di meno perché ho imparato a vedere motivi di felicità ovunque; non di più, perché lascio sempre una porta aperta a ciò che deve arrivare”.
Ho finalmente realizzato che la mia priorità è essere felice.
La felicità è combustibile per il sorriso di chi ti ama e comburente per l’invidia altrui.