George Santayana – Felicità
Il carattere è la base della felicità e la felicità è la sanzione del carattere.
Il carattere è la base della felicità e la felicità è la sanzione del carattere.
“Voi dunque converrete meco, che quello è il più felice di tutti gli uomini, perché è al di sopra di tutto ciò che possiede”. “E non vedete voi – rispose Martino – che di tutto ciò che possiede egli è disgustato? Platone disse, molto tempo fa, che i migliori stomaci non son quelli che rigettano tutti gli alimenti”.”Ma – disse Candido – non è un piacere a criticar tutto? A trovar dè difetti, dove gli altri uomini credon vedere delle bellezze?”
Possiamo paragonare la felicità al miraggio di un oasi nel deserto. È una piacevole invenzione della nostra mente che non potremo mai toccare o assaporare, ma sapere che forse, chissà dove possa esserci, ci rende in qualche modo più sereni.
Si è cosi lontani dalla vera conoscenza, direi anni luce, eppur crediamo di essere liberi di conoscenza, ma liberi non siamo, forse un giorno, si, forse un giorno lo saremo e solo allora avremo conquistato la felicità!
Felice è colui che comprende che è necessario rinnovarsi molto, per essere sempre lo stesso.
La felicità è tagliarsi le vene. E scoprire poi di essere ancora vivi!
Un messaggio inaspettato, un abbraccio improvviso, una carezza sul viso, un semplice sorriso. Tutti amiamo essere sorpresi! Sono piccoli gesti inaspettati che ti lasciano senza fiato che talvolta possono cambiarti la giornata o anche la vita. In fondo in fondo basta poco per essere felici.