Gesualdo Bufalino – Libri
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è fatica.
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è fatica.
Non c’è notte di luna in cui negli animi malvagi le idee perverse non s’aggroviglino come nidiate di serpenti, e in cui negli animi caritatevoli non sboccino gigli di rinuncia e dedizione…
Un libro è l’essenza di chi lo scrive e la complicità di chi lo legge.
Quando si ama la vita in tutte le sue forme, quelle del passato quanto quelle del presente, è del tutto normale che si legga molto.
Ma guarda il destino! Pochi instanti che riassumono la loro storia finita: uno guardava nella direzione opposta dell’altra.
Un foglio biancoè un posto sul qualeadagiare i pensieriE una pennalo strumentoper delinearnegli evanescenti contorni.
– Quante volte quella chiave si è allontanata dal mazzo… quanti oggetti ci hanno spiato imbarazzati mentre facevamo l’amore: il letto dei miei, il letto dei suoi, il mio soffitto, le frasi scritte sulle mie pareti: Saba, Hikmèt, Merini… non ti vergogni?- Di cosa?- Di fare l’amore davanti a tutta uqesta gente famosa.E saliva ancora di più la voglia di dare una dimostarzione pratica di quell’amore scritto.- Tutto è rimasto com’era su quelle pareti, tranne una frase.- Ma le stelle quante sono?- (Tante, troppe) 351!