Giacomo Casanova – Morte
Gran Dio e testimoni tutti della mia morte: son vissuto filosofo e muoio cristiano.
Gran Dio e testimoni tutti della mia morte: son vissuto filosofo e muoio cristiano.
Potranno recidere tutti i fiori ma non potranno fermare la primavera.
Appena adolescente, la prospettiva della morte mi gettava nell’angoscia; per sfuggirvi mi precipitavo al bordello o invocavo gli angeli. Ma, con l’età, ci si abitua ai propri terrori, non si fa più niente per liberarsene, ci si imborghesisce nell’Abisso. – E se ci fu un tempo in cui invidiavo quei monaci egiziani che scavavano le loro tombe per versarvi lacrime, oggi scaverei la mia per non lasciarvi cadere altro che cicche.
L’uomo è un condannato a morte che ha la fortuna di ignorare la data della propria esecuzione.
Oggi ho assistito all’ennesima estrazione di un numero sulla ruota della morte.
La vita dei morti sta nella memoria dei vivi.
Morire per una causa non fa che quella causa sia giusta.