Giampiero Ferrante – Stati d’Animo
Molti occhi descrivono la tristezza che hanno nel cuore le persone, nonostante nel loro volto sia raffigurata una maschera di felicità.
Molti occhi descrivono la tristezza che hanno nel cuore le persone, nonostante nel loro volto sia raffigurata una maschera di felicità.
Sono stanco di essere stanco.
Sono solito tradurre in parole scritte tutto ciò che penso, sento o provo e non quello che fa (o farebbe) comodo a tutti quelli che mi leggono. E non è mica colpa mia se ogni tanto riesco ad accontentare allo stesso tempo Tizio, Caio e Sempronio.
Non mi fermo più a cercar di capire le persone, a comprendere i cambiamenti. No. Non ho la minima intenzione di farlo. Non mi fermo più a cercar di riprendere giorni o un qualcosa che non è più mio. Preferisco perdermi in me stessa, fra le mie dita, i miei riccioli e la mia anima. È il luogo in cui mi trovo meglio. Perché l’anima la indosso tutti i giorni. La gente no, certa gente, posso evitarla. Non mi fermo più a “raccogliere” nessuno. Chi ci tiene cammina al mio fianco e tiene il passo. Badando bene che anche coi tacchi non mi perdo e vado veloce, sicura.
Ci sono diversi modi per comunicare e per ascoltare, non solo attraverso i cinque sensi, ma ci sono percezioni sensoriali che si respirano attraverso i pori della pelle, penetrando la nostra ricezione emozionale.
Cosa voglio per me stessa? Niente apparenza, ma due occhi ed un sorriso che fanno rumore.
Il tempo è cieco, avanza senza guardare se sei ancora vivo.