Giancarlo Cerbo – Tristezza
Le lacrime partono dal cuore.
Le lacrime partono dal cuore.
Quando sono sotto la doccia piango pensando a te. Ogni volta che appari ai miei occhi io non voglio esserti amico, anzi vorrei essere molto di più. Per essere amico devo starti distante. Ogni volta che siamo vicini il mio cuore ti chiama e mi fa soffrire. Tu in me cerchi amicizia, io subisco il tuo volere. Soffro in silenzio, quando chiedi a me certe cose io rispondo sempre con sincerità e senza doppi fini. Ho sofferto troppo ed è ora di non soffrire più. Rinuncio all’esserti vicino fisicamente, ricordati che nel momento del bisogno per te ci sarò sempre.
Vero è proprio così a volte ci si rimane delusi, quando si ripone la fiducia in una persona, scoprendo poi che non è tale come pensavi di essere.
L’infelicità deve essere commisurata non tanto al male in sé, quanto al carattere di chi soffre.
Ci vuole più forza a dire “no” che giustificare con scuse i propri “sì”.
A volte non è la vita che ci fa soffrire, siamo noi a vivere con sofferenza tutto.
L’afflizione potrebbe essere l’unica porta rimasta per avere risposte alle nostre domande e soluzioni ai nostri problemi. Ma dipende da come ce ne usiamo.