Giancarlo Cerbo – Tristezza
Le lacrime partono dal cuore.
Le lacrime partono dal cuore.
Se vivi nell’ombra, alza gli occhi al cielo e luce vedrai, avrai.
E vorrei sparire, camuffarmi nell’oscurità più cupa e massiccia per diventare invisibile e andarmene da questa vita. Il problema è che non riesco a capire se la mia figura è già impercettibile oppure è la mia esistenza ad essere inutile.
Non mi piace la nostalgia, a meno che non sia la mia.
L’unico calore percepito dal mio corpo oggi è stato quello provocato dall’acqua calda della doccia: ecco perché è durata 20 minuti!
Non c’è niente di più triste che trovare dolore e dannazione nell’anima di una persona.
Il dolore si manifesta in diverse forme. Se è fisico può risultare pungente, bruciante, localizzato o acuto. Può essere una fitta leggera, uno spasmo incontrollato, uno strazio infinito o un tormento. A volte si può placare facilmente con antinfiammatori e analgesici. Se è morale allora la chiamiamo sofferenza. Con una parte conviviamo tutti i giorni: serve per accrescere e affrontare l’adattamento alla vita. […] Una sofferenza però non la possiamo ignorare. È espressione di un’afflizione interiore più profonda. Cancella tutto, fa scomparire quello che hai intorno, anche ciò che ci appartiene di più. Da un dolore spesso si guarisce in fretta. E da una sofferenza?