Gianluca Menegazzo – Politica
Fiero di ogni pensiero non guarderò mai indietro appena compiuta una azione, se non solo ed esclusivamente per trarne vantaggio per il prossimo passo.
Fiero di ogni pensiero non guarderò mai indietro appena compiuta una azione, se non solo ed esclusivamente per trarne vantaggio per il prossimo passo.
Il torpido dolo che hai lasciato nel mio cuore ancora riflette malinconia nonna, mai avrei creduto che potesse accadere e ancora ne soffro.
Sentendo parlare i politici mi rendo conto che vivo una tragedia assistendo a una commedia.
Perché non pagare i politici con un “gettone di assenza” invece che di presenza?
Il voto ci serve soltanto a scegliere se vogliamo cadere dalla padella nella brace o viceversa.
Gli incentivi sono quelle cose che, con soldi pubblici, distorcono il rapporto costi/benefici di una determinata operazione economica allo scopo di far credere agli individui che essa sia vantaggiosa quando invece non lo è. In generale, vengono giustificati pubblicamente con qualche tipo di pianificazione economica che dovrebbe andare a vantaggio della collettività, ma da un punto di vista pratico essi rappresentano semplicemente uno strumento per distribuire surrettiziamente soldi pubblici a una manica di affaristi che beneficiano della pianificazione stessa, siano essi costruttori edili, produttori di pannelli fotovoltaici, venditori di macchine o editori di giornale.
Berlusconi si paragona a Napoleone e Churchill. Mi ricorda la barzelletta dei due matti: uno dice “Io sono Mosè e Iddio mi ha dato le tavole della legge” e l’altro, offeso “Ma guarda che io non ti ho dato niente!”. Ecco, lui potrebbe essere il secondo matto, mentre per il novello Mosè bisogna scegliere tra Bondi e Fede.