Gigliola Perin – Stati d’Animo
E nella tua assenza lascio i giorni passare senza nessuna emozione.
E nella tua assenza lascio i giorni passare senza nessuna emozione.
Noi siamo quelli dalle emozioni o forti o niente.
“Poche parole, soprattutto poche carezze, sorrisi limitati e ancor meno abbracci. Mi hai insegnato il” silenzio “, fatto di lacrime segrete, angoli paurosi, che la vita non era la” favola “che non è mi è stata mai raccontata ed le inventavo le favole, ma mai avevano un lieto fine. Ma non ci sei riuscito. Ora tremo solo per le belle emozioni, mi piace donare il mio sorriso a chi ne ha bisogno, mi” guardo “spesso e mi” ascolto”. Adesso odoro di emozioni, di parole, di sorrisi e so che sempre dopo l’inverno arriva la primavera.
Tu sei proprio come io ero quando avevo la tua età, e oggi io sono come (forse) tu sarai quando diventerai grande come me, cioè un eterno e inguaribile Peter Pan!
La gioia è l’equilibrio raggiunto sulla corda del dolore.
Quando non mi interessa più né morire, né vivere. La grande “d” sta bruciando l’anima.
Non c’è dolore più grande di sentire una profonda e feroce solitudine, anche se ti trovi immerso in una interminabile folla. Non c’è dolore più grande di cercare tra quella folla il perché del tuo continuo vagare tra i come e i se tra mille incertezze a cui non sai dare risposta. Non c’è dolore più grande della dolorosa consapevolezza che ci sei, ma non più per me.