Gino D’Antoni – Paradiso & Inferno
Il Paradiso lo riceviamo in dono alla nascita, ignoriamo di averlo tutta la vita, lo pretendiamo alla morte.
Il Paradiso lo riceviamo in dono alla nascita, ignoriamo di averlo tutta la vita, lo pretendiamo alla morte.
Fama di lor il mondo esser non lassa; misericordia e giustizia li sdegna: non ragionam di lor, ma guarda e passa.
Pecco di dignità, non chiedo assoluzione.
Io credo ancora nel paradiso, ma almeno ora so che non è un posto da cercare fuori perché non è dove vai, lo trovi dentro, quando senti nella tua vita di far parte di qualcosa. E se lo trovi quel momento dura per sempre.
L’inferno non è mai tanto scatenato quanto una donna offesa.
Non sono un angelo ma posso portarti in paradiso, non sono un diavolo ma posso farti vivere un inferno, il mio nome è donna.
Sai, la vita è un giardino dove ogni giorno noi piantiamo e raccogliamo fiori che la fanno migliore. E può anche darsi che In ceri giorni, diventa tutto un deserto di disordini, dove regna il caos e l’armonia del verde, e della rifiorita “scompare”. Ma sono i problemi, le difficoltà che l’appesantiscono rendendola cupa e nera, rendendola in certi giorni invisibile. Tutti abbiamo problemi e tutti affrontano difficoltà, ma non tutti si abbattono quando i giorni si anneriscono. Quindi diamoci forza, rimbocchiamoci le maniche e diamo ai giorni avvenire la possibilità di viverci e di viversi, perché il tempo passa e non aspetta nessuno. Vivi. Ora. E le difficoltà diventeranno tenui fiori di campo che fioriscono al primo raggio di sole.