Giorgio Antonicelli – Ricordi
Ricordo gli occhi di mia madre quando mi guardavaRicordo le mani di mia madre quando mi accarezzavaRicordo sempre mia madre…Ma vorrei sognarla per stare un momento insieme a lei per poterla guardare!
Ricordo gli occhi di mia madre quando mi guardavaRicordo le mani di mia madre quando mi accarezzavaRicordo sempre mia madre…Ma vorrei sognarla per stare un momento insieme a lei per poterla guardare!
Mi lascio cullare dalle onde, sperando che l’impossibile diventi realtà e pesco fra i miei ricordi.
Davanti a quella tazzina di caffè, ancora adesso il ricordo del nostro incontro è nitido, dove le mani si cercavano, occhi dentro gli occhi, silenzi, brividi e mille emozioni a fior di pelle se solo ci si sfiorava, non potevamo fingere che un qualcosa tra noi non fosse nato e che volevamo ambedue. Da quel momento tutto è iniziato e ancora non ha fine.
Porteremo con noi i ricordi, quelli meno belli ci insegneranno ad apprezzare quelli belli.
Ci sono attimi indelebili che rimangono sospesi così, nell’infinito dei ricordi…
I sogni sono come impronte sulla sabbia…Se al risveglio non li ricordiamo non ritorneranno…Le impronte le cancella il mare…i sogni un sonno diverso…
La casa dei ricordi ha un indirizzo preciso, una targhetta con il suo nome, e il sapore del passato.