Giovanni Locci – Abitudine
Spostando lo sguardo dall’abitudine, trovai la giusta via.
Spostando lo sguardo dall’abitudine, trovai la giusta via.
Ho scritto questa lettera più lunga solo perché non ho avuto tempo di farla più corta.
Ho la pessima abitudine di ricordare ogni minimo frammento della mia vita.
Non c’è sempre tempo perché spesso arriva un “troppo tardi”
I buoi ruminano il foraggio ché ancora vedono i prati verdi.
Bisogna essere flessibili per crescere, le abitudini ci imprigionano come piante dentro i vasi.
Non si abbandona il vecchio percorso. Un altro non si conosce cosa nasconde.
Ho scritto questa lettera più lunga solo perché non ho avuto tempo di farla più corta.
Ho la pessima abitudine di ricordare ogni minimo frammento della mia vita.
Non c’è sempre tempo perché spesso arriva un “troppo tardi”
I buoi ruminano il foraggio ché ancora vedono i prati verdi.
Bisogna essere flessibili per crescere, le abitudini ci imprigionano come piante dentro i vasi.
Non si abbandona il vecchio percorso. Un altro non si conosce cosa nasconde.
Ho scritto questa lettera più lunga solo perché non ho avuto tempo di farla più corta.
Ho la pessima abitudine di ricordare ogni minimo frammento della mia vita.
Non c’è sempre tempo perché spesso arriva un “troppo tardi”
I buoi ruminano il foraggio ché ancora vedono i prati verdi.
Bisogna essere flessibili per crescere, le abitudini ci imprigionano come piante dentro i vasi.
Non si abbandona il vecchio percorso. Un altro non si conosce cosa nasconde.