Giovanni Nebuloni – Filosofia
L’attesa della meraviglia può essere anche la mera vigilia di un’illusione.
L’attesa della meraviglia può essere anche la mera vigilia di un’illusione.
E quando sembra che tutto ti si ripercuote contro, è ormai cominci a vedere tutto nero, ecco che come per magia si apre quel varco, laddove avevi perso ogni speranza, uno spiraglio comincia a prendere forma, e tessera dopo tessera, si costruisce come un puzzle, quell’immagine che per lungo tempo non ti apparteneva più, regalandoti l’emozione, quell’emozione che ti scuote l’anima e che ti procura gioia.
L’eterno è morte, perché non diviene ma resta statico, l’istante è vita e segue il divenire per trasformarsi e stupire. L’infinito è, il finito sarà.
Le difficoltà superate restano un lontano ricordo.
Quello che non è stato non è stato, ma tutto può ancora essere.
Dallo stesso tempo derivano le origini del sommo bene ed il godimento di esso.
Da solo tu vai sul cammino dell’amante: tu ami te stesso e perciò ti disprezzi, come solo gli amanti sanno disprezzare.Creare vuole l’amante, perché disprezza!. Chi sa che cosa è l’amore, se non è stato costretto a disprezzare ciò che amava!.Và nella solitudine, fratello, con il tuo amore e con il tuo crearesolo in seguito la giustizia ti seguirà zoppicando. Và con le mie lacrime nella tua solitudine fratello. Io amo colui che vuole creare al di sopra di se e così perisce.