Giuseppe Caputo – Stati d’Animo
Questo è il mio problema, ho un così grande caos in testa che ogni volta che cerco di riordinarlo crolla qualcos’altro.
Questo è il mio problema, ho un così grande caos in testa che ogni volta che cerco di riordinarlo crolla qualcos’altro.
Meglio da soli che vivere con una persona spenta. Pian piano spegnerebbe anche te.
Amo voler bene perché voglio bene all’amore.
Siamo quelli che passano le notti a parlare con qualcuno, ore ed ore con in mano il cellulare, a sorridere nonostante il sonno, nonostante la stanchezza, nonostante la pessima giornata a scuola, le interrogazioni, i brutti voti. Nonostante tutto. E forse non è la forma d’amore più bella? “Ho sonno e va tutto una merda. Ma fanculo, non rinuncio a parlar con te”. Ci pensate mai che nei nostri letti, aggrovigliati, ci spogliamo di tutte le nostre emozioni? È la notte che ci frega. Si finisce per innamorarsene, qualche volta.
Chiamala “freddezza” questo mio essere un po’ distante. Chiamala “presunzione” questo mio essere sicura di me. Chiamala “prepotenza” questo mio essere schietta, diretta e sincera. Chiamala come vuoi questa mia personalità, additala e giudicala se vuoi. Però poi “evitala”! Evitala, perché questa persona non sa essere diversa da ciò che è. Lei non sa riempirti di dolcezza se non le sei arrivato al cuore, lei non sa tremare davanti a te se sa di essere al tuo pari, lei non sa mentirti, dirti ciò che vuoi sentirti dire se non è ciò che pensa veramente.
Davanti c’è una lunga fila di ricordi, materiali riciclati da non scoperchiare, ti fanno scendere i rimpianti prima dei rimorsi e li ritrovi perché li hai nascosti male. Davanti c’è una lunga fila di ricordi, certi legni ritornati in riva al mare, promemoria che diventano capelli bianchi e costringono gli astemi a sbicchierare.
L’eleganza del cuore è rugiada di diversi colori, più volte tradita dal sole.