Giuseppe Catalfamo – Accontentarsi
Amore mio, luce della mia vita, pulcino mio…Il tuo corpo, per me, è come il dipinto “Canestra di frutta” del grande Michelangelo Merisi.
Amore mio, luce della mia vita, pulcino mio…Il tuo corpo, per me, è come il dipinto “Canestra di frutta” del grande Michelangelo Merisi.
Cammino con i miei pensieri, avvolte stanca, ma dalla terra non mi sollevo, ma resto…
Si può viaggiare nel tempo tornando giovani…Basta innamorarsi.
L’arroganza di chi pensa di sapere tutto è oggetto di scherno per chi ritiene ci sia sempre da imparare.
Quello che mi manca… tu non puoi darmelo.Quello che cerchi… io non ce l’ho.Mi chiedo…
Il “rispettabile pubblico” umanamente unanime è sempre indignato.Sono un milione sul suolo nazionale gli assassini di quella che loro definiscono “selvaggina”.Quando la stagione venatoria è chiusa 150.000 dicono “pool” per trucidare bestiole attonite e smarrite liberate da una celletta.Il “rispettabile pubblico s’indigna”.Sono 500.000 in Italia che conoscono luoghi preposti o praticano scommesse sul combattimento fra cani e sulle corse illecite d’auto e moto.Il “rispettabile pubblico” s’indigna e accusa.Decine di migliaia sono i pluri-ottantenni abbandonati in fatiscenti ospizi con prole che tranquillamente sereni vivono nella casa dei genitori.Il “rispettabile pubblico” cade dalle nuvole e indignato stenta a credere.Una persona su 7 ha un amico, un parente o se stesso ne ha fatto o fa uso di cocaina.Il “rispettabile pubblico” indignato e stizzito minaccia rappresaglie.”Smettila, rispettabile pubblico. Sei finto e ipocrita”.
Ho parlato con te, ingoiando la tua arroganza.Inerte e vigliacco ho amplificato la tua prepotenza.Hai chiesto se fossi padre, se avevo qualcosa da perdere, se avevo paura.Sì, ho avuto paura.Quando ho schiaccato la tua testa vuota col tacco dello stivaletto sul marciapiede ho avuto molta paura.Paura per la mia libertà.