Giuseppe Catalfamo – Filosofia
La coscienza dell’eterno nulla nero, impalpabile, assente, senza sensi, che ci attende dopo la morte è la tortura più agghiacciante che ci appartiene.
La coscienza dell’eterno nulla nero, impalpabile, assente, senza sensi, che ci attende dopo la morte è la tortura più agghiacciante che ci appartiene.
Quando il ricco pretende dal povero e lo sfrutta commette peccato che viene registrato nel Libro dei Cieli.
La filosofia è giudice di un’epoca: brutto segno quando ne è invece l’espressione.
Oggi siamo sassi e non piume. Sassi che non si spostano; sassi la cui durezza spesso spaventa, oscurando quasi il limpido delle fresche acque, che tra di essi scorre e noi, sassi, sempre rimaniamo, con cuore fermo ed occhi che non sanno piangere.
A volte invidio gli sciocchi, forse perché penso che siano più felici per le domande che non si pongono.
– Tu muori immeritatamente, Socrate!- Ma se non lo facessi, lo meriterei.
Le parole dei profeti sono scritte sui muri della metropolitana e nei corridoi delle case popolari e sussurrate nel suono del silenzio.