Giuseppe Catalfamo – Morte
Per la morte d’ognuno l’orgasmo di qualcuno.
Per la morte d’ognuno l’orgasmo di qualcuno.
Il suicidio è la soluzione di chi soluzioni non ne ha più.
Ahh, che incubo… Ahh, la realtà!
La morte serve solo ai vivi, è una lezione impartita dalla vita, per far si che l’uomo apra gli occhi sulle cose importanti da amare e curare lungo il tragitto della sua esistenza. È una lezione che come morale dovrebbe portare alla felicità dell’essere umano. Ma i vivi la imparano solo a memoria, senza capirla, e la morte deve colpire ancora per ricordare e far vedere ciò che rifiutiamo di capire.
Il mio “es” iniziò a smarrire certezze quando s’accorse d’essere palindromo sillabico.
La morte è un mostro che caccia dal gran teatro uno spettatore attento, prima della fine di una rappresentazione che lo interessa infinitamente.
Non capisco perché schifosi maniaci e squallidi infamoni debbano essere giudicati con termini velati quali stalking e mobbing.