Giuseppe Cepparulo – Ricordi
Ci sono attimi indelebili che rimangono sospesi così, nell’infinito dei ricordi…
Ci sono attimi indelebili che rimangono sospesi così, nell’infinito dei ricordi…
Alla panchina ho trovato pensieri e ricordi, un frammento di universo che mi ha mostrato che tutto ciò che pensavo riguardo al mondo e a lei era sbagliato, mi ha mostrato che non capivo, che avevo paura, avevo paura dell’amore e cercavo di nasconderlo dietro una recita, quando in realtà avrei potuto esprimerlo semplicemente essendo me stesso. Alla panchina ho trovato il destino e seppur dolore coli dai miei occhi non provo né paura né rassegnazione. Un bagliore lontano mi conduce poiché non tutti coloro che vagano sono smarriti. Il sole di luglio è andato e splende alle mie spalle, ma nella via del dolore troverò la mia torre nera. E forse un giorno troverò oltre il velo di questo mondo un cuore vero da chiamare casa.
Ricordi che tagliano come lame.
Vorrei essere come i ricordi, non essere mai dimenticata e vivere constantemente tra i pensieri della gente, perché i ricordi non invecchiano e quelli più belli riescono sempre a darti un sorriso ance da consumati.
Ci sono ricordi che son come l’onda del mare, si infrangono sul cuore, accarezzano il pensiero, si posano nell’anima, respiri del tempo.
Da bambini si sogna quello che vorremmo essere il nostro futuro, da grandi, si rimpiangono le scelte e si vive nel disincanto.
Il bello dell’aver vissuto tanti passati è che quando il presente è infernale, c’è sempre qualcuno che da sognare.