Giuseppe Donadei – Cielo
Guardiamo il cielo in attesa di un miracolo, senza accorgerci che il miracolo siamo noi e tutto ciò che sta attorno.
Guardiamo il cielo in attesa di un miracolo, senza accorgerci che il miracolo siamo noi e tutto ciò che sta attorno.
Guardo il cielo notturno come Virgilio poeta nelle ultime ore di vita ma a differenza del maestro antico non conosco le costellazioni, non distinguo il sagittario dallo scorpione, mi vergogno dell’ignoranza accumulata nel corso degli anni. Vedo solo innumerevoli stelle più luminose del solito.
Abbiamo il dovere di trasmettere ai nostri figli la speranza. È l’unico modo per preservare il loro diritto di sognare.
Gli uomini sono piccole nuvole che si formano, passano e si sciolgono senza alterare minimamente le condizioni meteorologiche.
Scintille fragili incandescenti precipitano nella notte rischiarando il cielo, li osservo come stelle cadenti scrivere sul tappeto blu, ma prima che tocchino il suolo sono già spenti.
Candida ed eterna, scendi dal cielo in un dolce suono sordo, colori il mondo e lo rendi diverso, regali gioia ai bambini, e fai tornare l’essere bambino in molti adulti che non lo ricordano più. È un regalo dal cielo e come tale va accettato e festeggiato!
Quando una fata fa un incantesimo, il cielo si tinge del rosa dell’alba.