Giuseppe Donadei – Cielo
Guardiamo il cielo in attesa di un miracolo, senza accorgerci che il miracolo siamo noi e tutto ciò che sta attorno.
Guardiamo il cielo in attesa di un miracolo, senza accorgerci che il miracolo siamo noi e tutto ciò che sta attorno.
Notte. Immagino la notte pianista suonar la sua opera al pianoforte, contemporaneamente la vedo danzar sulle note di un valzer. La notte è elegante nel suo abito scuro. La notte non è solo buio, nella sua orchestra suonano anche le stelle che l’accompagnano nel suono dei violini. Scegliamo noi la melodia che vogliamo ascoltare.
Bisognerebbe meditare sul fatto che tutti i nostri più grandi rimpianti sono legati a tutto quel vuoto che non siamo stati in grado di riempire.
Ammirerei anche l’alba se solo lei attendesse il mio risveglio. Ecco perché colgo i tramonti….
Se si potesse, vorrei scrivere nel cielo tutti i miei sogni e dopo anni vederli li, ricordarli, e se almeno uno d’essi si è realizzato scrivere vicino ad esso con una penna rossa: ecco un’altra gioia nella mia vita!
Il mare lo dipinge sempre il cielo.
È proprio una strana primavera, questa. Il sole si fa vedere in tutto il suo splendore per poi nascondersi nel suo guscio.