Guido Mazzolini – Abbandonare
Un giorno ti mancherò, ti mancherà la mia stranezza. Penserai che in fondo a quell’abisso hai lasciato parte del tuo cuore.
Un giorno ti mancherò, ti mancherà la mia stranezza. Penserai che in fondo a quell’abisso hai lasciato parte del tuo cuore.
Abbandonare il campo, non sempre è una resa: talvolta, significa prendere coscienza dei propri limiti e non peccare di presunzione; talaltra, è un atto di grande coraggio e di profonda dignità.
È triste il pensiero di non averti più accanto…
È molto triste constatare che con te non ho altro da condividere, se non ricordi…
Mia madre accenna un saluto con la mano. Mio padre le risponde e sorride. Gli stessi occhi, le stesse parole di una vita vicini. Certi sguardi durano per sempre.
Gli addii definitivi sono quelli che scattano silenziosi nel tuo cuore e nella tua mente. La persona che dentro di te hai già salutato e lasciato andare, anche se ce l’hai accanto, non tornerà mai più.
La mente è un’abile tessitrice. Getta la rete nel passato e si abbuffa di ricordi. Bulimica, aggiunge fantasie ai frammenti mancanti, fino a dipingere l’illusione che ieri era tutto molto più luminoso. Eliminando i ricordi, evitando di attaccarsi a loro, si riesce a percepire molto meglio il colore di un’emozione che non c’è più. È passata. E forse doveva andare così.