Henrik Ibsen – Destino
ELLING: E, se mi é permesso chiedere, qual é il vostro destino? : Essere il tredicesimo a tavola.
ELLING: E, se mi é permesso chiedere, qual é il vostro destino? : Essere il tredicesimo a tavola.
Ora che il tempo, indelebile ha segnato il mio passato, la costante ricerca, certosina, del mio futuro, sboccerà in una amore cosi bello e fantastico che le pene passate e sofferte saranno solo un ricordo un po’ meno triste.
Ho ambizioni superiori alla loro possibilità di realizzazione.
Siamo più genitori del nostro futuro che figli del nostro passato.
Il destino ha già spiegato la sua vela, mentre nel cielo il ragno tesse la tela.
Quali assi ci saranno tra le carte dell’imprevisto? Non importa saper giocare in fondo, ma improvvisare è fondamentale per poter rischiare e vincere la propria scommessa.
Per natura l’essere umano non si attribuisce le colpe dei propri fallimenti, per questo ha coniato il termine destino.