Ilaria Pasqualetti – Stati d’Animo
Quando decidi di toccare il cuore stai attento a non romperlo, rischieresti di distruggere una delle cose più belle di questo mondo, l’unica che riesce a contenere i veri sentimenti, e non sarebbe giusto.
Quando decidi di toccare il cuore stai attento a non romperlo, rischieresti di distruggere una delle cose più belle di questo mondo, l’unica che riesce a contenere i veri sentimenti, e non sarebbe giusto.
La solitudine unendosi alle anime semplici, le complica.
Sono la mia quintessenza; annuso e assaporo la vita, nonostante il vento delle inquietudini mi spazzi agli angoli di strada come carta straccia e mucchio di foglie secche. Il mio respiro esce dagli occhi, piovoso, la grandine dei ricordi come uragano, come mare e burrasca. Mi copro di forza, desiderio e nostalgica passione. Asciugo la pelle con i lampi del cielo e riprendo il mio movimento al tumulto di un tuono.
La solitudine mi ha fatto doppia perché io non fossi più mancante dell’altro. È attraverso l’altra voce dentro me che mi faccio compagnia: scissa, ma unita; rotta, ma intera; una, ma non una.
Di notte non dormo perché devo lottare col mio cervello, di giorno non dormo perché devo lottare contro i cervelli degli altri.
Non ho catene all’anima, ma nodi al cuore. Sono i passi di chi c’è stato, di chi non c’è più e di chi per mia scelta non farà più parte della mia vita.
Credere in se stessi e difficile, specialmente quando intorno va tutto a rotoli, ma proprio in quei momenti è più importante che mai; nessuno crederà in te se tu sei il primo a non farlo.