Ilaria Pasqualetti – Stati d’Animo
sentirsi il centro del mondo non vuol dire esserlo, anzi, spesso chi è convinto di esserlo è quello che neanche sa che cosa sia il mondo.
sentirsi il centro del mondo non vuol dire esserlo, anzi, spesso chi è convinto di esserlo è quello che neanche sa che cosa sia il mondo.
Le lacrime non fanno rumore, scendono silenziose dagli occhi di chi soffre, ma rimbombano nel cuore con forti boati che quasi sembrano squarciare le sue delicate pareti rischiando di distruggerlo se non è tanto forte da sopportare il terremoto della delusione.
Se gli esseri umani ci deludano, ci fanno soffrire, noi lasciamo scorrere la nostra sorgente, ossia non smettiamo mai di amare. Ci viene però da dire: ne ho abbastanza di essere sempre malmenata ingannata, lesa.Ma meglio essere ingannati e lesi piuttosto che impedire alla nostra sorgente interiore di scorrere. Possiamo sempre porre riparo alle delusioni, alle perdite ma se la sorgente dell’amore non scorre più, siamo perduti: nel nostro interiore, diventiamo una palude. Meglio sapere come orientare l’acqua di quella sorgente, e come meglio canalizzarla, affinché non vada a scorrere in, in un giardino qualunque, o un posto qualunque. Per favorire la crescita di ortiche o erbacce. Non bisogna lasciar inaridire la sorgente, ma meglio proteggerla, affinché scorra pura per alimentare unicamente il mondo, e Dio se ne incaricherà.
Quando mi sveglio al mattino, ho bisogno del sole che scaldi il mio viso e di una speranza che scaldi il mio cuore. Ho bisogno di credere che nulla sia impossibile e che il destino lo realizzo da me.
Nessuno può indagare l’intimo umano per scoprire i suoi abissi nascosti.
L’invidia è una ferita che c’è nel cuore di coloro che sognano e sanguina quando il sogno finisce e sono altri a sognare al posto loro.
L’uomo tende alla perfezione, ma è irrimediabilmente affascinato e attratto dall’errore.