Ingrid Rivi – Abbandonare
Amavo l’uomo che eri, non quello che è cambiato.
Amavo l’uomo che eri, non quello che è cambiato.
Mi abbandono volentieri, a momenti di follia! Diciamo “spensierati” torno un po’ bambina, faccio la comica, l’attrice… il risultato è che i miei figli mi guardano perplessi… poi ridono anche loro!
Roberta contava gli strati della sua anima e cercava di mettergli un nome, si rendeva conto del senso di disagio che quella situazione le faceva provare, non accettava le sue incoerenze da persona normale, non accettava di voler stare in quella città e di non sopportarne il rumore, rifiutava di dover sorridere a gente di cui non le importava, a una vita di cui non vedeva il senso, di sentirsi ancora legata ad un uomo che non la accettava così com’era, che cercava di cambiarla, e da quando si erano lasciati le faceva le poste per controllare quanto la carenza di autostima l’avesse modellata secondo i suoi desideri. Si odiava perché lui ci stava riuscendo, se lo figurava in quel buio infernale che ricopriva Roma, a non vedere la strada che percorreva, che sicuramente aveva cercato qualcosa per terra che potesse fare rumore se trascinato o sbattuto contro i cancelli, un suono qualsiasi che coprisse il silenzio di fuori, inaccettabile se sommato a quello che aveva dentro.
Nella vita perdere è più necessario che acquistare.
Durante una campagna per la prevenzione degli abbandoni di cani e gatti per le vacanze estive, uno slogan recitava: “rispetta gli animali come rispetteresti un essere umano”.Io rispetto più un animale di un essere umano, proprio perché il suo atteggiamento non è frutto di interesse e compromessi.
Quando lasci scadere lo yogourt in frigo questo diventa parecchio acido, e non basta di certo aggiungere lo zucchero per addolcirlo. La stessa cosa accade con le persone, se non te ne prendi cura cambieranno, e non basterà un po’ di dolcezza per farle tornare quelle di una volta.
Ho sbagliato…Credevo che il cuore potesse tutto…