Ingrid Rivi – Tristezza
Se apro la finestra non è per guardare fuori, ma per urlare di dolore.
Se apro la finestra non è per guardare fuori, ma per urlare di dolore.
E ti promettono mari e monti, stelle e occhi di ciclone. Poi non sono nemmeno in grado di alzarsi alle sette del mattino, per te.
Quante volte nella vita ho indossato il mio sorriso incastrandolo tra le lacrime. Quante volte mi sono chiesta cosa ci facessi li in quel momento, con quella precisa persona. Ora di tutto quello che ho passato, sono fiera. Perché ho perso ciò che non valeva niente ed ho ritrovato qualcosa di inestimabile valore: me stessa!
Forse, la tristezza, nell’ordine del dolore, si muta, ben presto, in spietatezza.
La tristezza, è un velo sottile e trasparente, che ti avvolge l’anima così stretta da impedirle di volare e di respirare.E i colori, all’improvviso, colano tutti ai piedi del nostro mondo soffocato… formando una pozza grigia, nella quale si vorrebbe annegare.
Credo di non essere in pace con me stessa.
La pioggia, l’unica compagna delle mie giornate tristi.