Francesco Andrea Maiello – Internet
Tempi moderni: amici in casa (social network), telefonino al posto della testa (selfie) e bollette da pagare (calcioscommesse).
Tempi moderni: amici in casa (social network), telefonino al posto della testa (selfie) e bollette da pagare (calcioscommesse).
Ho imparato che in questo mondo virtuale esistono un mare di parole e pozzanghere di sentimenti.
Facebook è l’unione della falsa faccia e del libro mancato, del pensiero collettivo e della facile comunicazione, dell’ingenua faccia ideale che evade dal mondo reale e della scrittura del pensiero d’altri, ma anche di un’espressione personale facilitata dalla condivisione e di eccezionali manifestazioni singolari della libertà del pensiero individuale che eccede la “regola”.
Mi piace questo mondo virtuale: tutti si inventano una parte e poi la recitano alla perfezione. Meriterebbero un Oscar.
Si è troppo connessi quando il numero degli amici virtuali diventa inversamente proporzionale a quello degli amici reali.
La tecnologia nella comunicazione virtuale, con pc, tablet e smartphone, sta creando un esercito sempre più grande, di persone presenti assenti.
Internet offers a quick-witted tool to help bring peoples together. Cyber Apartheid, by its turn, a dull-witted firewall to keep them apart.Internet offre uno strumento intelligente che aiuta ad unire i popoli. Il cyber-apartheid, a sua volta, un firewall idiota per mantenerli divisi.
Puoi avere mille volti nel virtuale: esser principe, conte, gentiluomo, mister universo, attore, vampiro o diavolo, ma nella realtà resti sempre e comunque tu.
Amo PensieriParole, perché rispetta i diritti d’autore. Mi colpisce Facebook, perché si appropriano dei pensieri altrui come se ci considerassero tutti copywriter; non supporto gli #hashtag di Twitter, perché usano quello “style short form” che mi ricorda i bigliettini che si usavano a scuola per copiare.
L’amicizia, per quanto virtuale sia, rivela emozioni che si manifestano con dei sentimenti reali. Teniamo presente che ci sono sempre delle persone vere dietro a un monitor.
Facebook e gli altri social network: milioni di solitudini che si incontrano rimanendo sole, per poi sconnettersi e sentirsi ancora più sole.
Non ho bisogno di avventure nel virtuale, la mia avventura è la vita reale.
È inutile che curiosiate e sparliate sul web, anche i pc hanno occhi e orecchie.
Bisogna stare attenti alle persone che ti dicono sempre “ti voglio bene”, sopratutto su internet. Non sai mai chi è a scrivere: magari fingono buonismo, ma hanno altri scopi.
La gente ha smesso di toccarsi, ma si tocca in cam.
Imparate a toccare i cuori, non solo i tasti di una tastiera.
Mi rendo conto che questo mondo virtuale fa male a certi individui fino a perdere il cervello, se mai ne abbiano avuto uno.