Irene Cenci – Abbandonare
Ogni fine presuppone un inizio. Di conseguenza, questo è solo vuoto.
Ogni fine presuppone un inizio. Di conseguenza, questo è solo vuoto.
Limitare i gesti e le parole. Perché? Se io ti parlo e tu mi parli, se io ti cerco e tu mi cerchi, è come se ci incontrassimo da qualche parte, chissà forse tra realtà e sogno, fosse anche solo nel pensiero, solo? Ma lì ci siamo già, io e te, e sempre ci sorridiamo, ché tanto ci siamo trovate anche prima di saperlo. Ma cercarci, che male c’è?
Assolutamente penso che la forma peggiore di addio sia quella non detta, quando l’altro ha già deciso di lasciarti, mentre tu sei sempre lì che aspetti sospesa come una cogliona.
È triste il pensiero di non averti più accanto…
E fu comesdradicar radiciai teneri germoglinon si poteva poi sperardi riceverne bellezzaquando la vitaera stata…
Dicono che se non uccide fortifica, ma tu quanto mi hai ucciso!
Ti ho lasciato giocare come si fa con i propri bimbi, ti ho guardato mentre le costruzioni ti cadevano e cercavi di rimetterle su. Ti ho vista tirarle contro il muro per la rabbia. Ed infine ti ho visto buttare tutto ad un angolo per andare in cerca di un altro gioco. Forse dovevo insegnarti che la vita si vive fino in fondo e solo i vigliacchi accantonano le cose.